Grandi personaggi del calibro di Enzo Ferrari la chiamarono “la corsa più bella del mondo”. La 1000Miglia anche oggi nella versione più moderna e meno esasperata di regolarità, è sempre più apprezzata da piloti e possessori di automobili meravigliose, provenienti da tutto il mondo. Cosa avrà questa gara per essere cisì ambita e blasonata? Per poter comprendere a fondo la grandezza di tale evento, sarebbe necessario conoscere nei dettagli la vita del maggiore dei protagonisti, la punta di diamante del gruppo dei fondatori: Franco Mazzotti, nobile bresciano che non solamente ebbe l’idea assieme al gruppo di amici che tutti conosciamo ma che ebbe anche la lungimiranza e la grande passione per l’automobilismo, che porterà Mazzotti a finanziare la 1000Miglia nel 1927.
Per comprendere a fondo anche la “Coppa Franco Mazzotti”, una gara di grande importanza, che per il 2023 si terrà a partire dal 30 settembre da Sirmione del Garda, è necessario capire il persnaggio a cui la gara è dedicata.
Un po’ appassionato di automobilismo, un po’eroe di guerra, il Conte Franco Mazzotti possiamo confermare sia il fondatore di punta della 1000Miglia. Il conte bresciano originario di Chiari, ove ancora oggi è possibile ammirare la casa di famiglia, sarà la punta di diamante del gruppo di fondatori della “corsa più bella del mondo”. Per organizzare una gara del genere e poter rendere partecipi i più grandi piloti automobilistici a fine anni ’20 non sarà necessario solamente avere l’idea vincente e da essa sviluppare la macchina organizzativa della gara. Per poter organizzare una gara come la 1000Miglia partendo da zero, (nonostante i requisiti dell’epoca non prevedessero quelli odierni) saranno necessari non pochi fondi ma anche una figura autorevole che rappresenterà la gara. In quegli anni anche volendo non sarà così facile poter accedere a finanziamenti pubblici o anche privati. L’Italia di allora era una nazione ancora basata sul settore agricolo e latifondistico, non certo industriale, oltrettutto la nazione in quel periodo del 1927 era triste protagonista di una sorta di infelice recessione economica. In effetti poco più tarndi entrerà in guerra ma questa è un’altra storia. L’economia andava a rotoli in quegli anni ma non solo, l’Italia il mondo intero non saranno da meno. La crisi economica vedrà l’epilogo con la crisi americana del 1930 che in seguito traghetterà il mondo nel secondo conflitto mondiale. Il malcontento e la povertà erano molto sentiti in quegli anni, tanto che a salvare la situazione economica italiana sarà necessario un “uomo nuovo” che si imporrà sul panorama della politica italiana, Benito Mussolini che nonostante i pro ed i contro della propria amministrazione autoritaria, obbiettivamente riportò la nazione verso un certo ordine ed un certo assestamento economico, sollevando, almeno inizialmente, una nazione disastrata come l’Italia di allora, offrendo alcuni anni (pochi a dire il vero) di speranza e temporanea prosperità, ma torniamo alla 1000Miglia.
Il solo personaggio che avrebbe potuto iniziare a far “girare il volano” della gara non poteva essere altro che un uomo con le “spalle coperte”, che oltre all’idea, avrebbe saputo finanziarla e permettere alla gara di nascere e di conseguenza crescere in notorietà. Il personaggio adatto allo scopo sarà quindi il Conte Franco Mazzotti, italiano, creativo, ricco di famiglia ed amante dell’ “adrenalina” oltre che delle automobili sportive e del rombo dei motori. Oltrettutto Franco Mazzotti sportivo con passato da pilota automobilistico e di aviatore, appartenente alla nobiltà di allora certamente godeva di un’aura particolare che permetterà di far presa nell’ ambiente dello sport e dei motori senza alcun problema. Franco Mazzotti nasce nella bassa bresciana a Rudiano nel 1904 da una famiglia della nobiltà italiana, da padre finanziere, Ludovico Mazzotti e la contessa Lucrezia, verdova del conte Alfredo Fenaroli Avogadro. Il giovane Franco Mazzotti quindi crescerà a Rudiano per poi trasferirsi anni dopo a Chiari nei primi del 900. Mazzotti assieme agli amici Castagneto, al conte Aymo Maggi ed a Giovanni Canestrini riuscirà a fondare e finanziare la 1000Miglia nel 1927. Quando la gara esordì il tracciato previsto comprendeva un percorso fisso con Brescia come città di partenza e Roma come meta di arrivo. Il tutto senza stop ma in un’unica gara di velocità da consumarsi in 24 ore. Uniche brevissime tappe previste i controlli cronometrici. Una gara davvero impegnativa e molto faticosa, considerando che i piloti ed i navigatori di allora correvano a tutta velocità sui rettilinei padani ed affrontavano i passi con grande maestria e con l’obbiettivo di vincere senza dormire ne mangiare. Lo stesso Mazzotti parteciperà alla 1000Miglia del 1928 aggiudicandosi la seconda posizione con una vettura tipicamente bresciana la OM 665 in compagnia del navigatore, il collaudatore Archimede Rosa. Lo stesso Mazzotti nel 1930 arriverà ottavo in compagnia dell’amico Aymo Maggi su Alfa Romeo 1750. In seguito Mazzotti diverrà Presidente del Regio Automobil Club di Brescia. Lo sport aveva grande presa su Franco Mazzotti tanto che dal 1926 fino al 1931 diverrà anche Presidente del Brescia calcio. Nel 1930 Mazzotti in compagnia di Francis Lombardi e Mario Rasini parteciperà al periplo del continente Africano con tre aerei da turismo realizzati da FIAT su un percorso che prevedeva partenza da Roma ed arrivo a Cape Town andata e ritorno. Il 1934 per Mazzotti diverrà protagonista del rekord di velocità aerea assieme a Lombardi ma un guasto all’aereo obbligherà i piloti al ritiro ed ad un atterraggio di emergenza in Brasile. Le avventure di Mazzotti non finiranno lì tanto che nel ’38, durante l’ennesima gara aerea il pilota verrà dichiarato disperso il Libia ma in seguito salvato da Italo Balbo. L’intrepido conte Franco Mazzotti verrà abbattuto dai caccia inglesi con il proprio aereo a soli 37 anni nel 1942 sul canale di Sicilia nel tentativo di riportare a casa i militari ed i civili italiani con l’intenzione di lasciare il territorio libico. Possiamo affermare che la vita dei Tenente conte Franco Mazzotti non fu certamente un’esistenza monotona, anzi, il geniale bresciano godrà di una vita adrenalinica, intensa, sportiva e piena di nuove avventure. Il corpo del fondatore della 1000Miglia non venne purtroppo mai rinvenuto. Nel 1949 gli amici di Franco Mazzotti e fondatori della 1000Miglia in memoria del conte e carissimo componente del gruppo, fondarono l’omonimo club Mille Miglia Franco Mazzotti intitolandogli anche il trofeo destinato ai vincitori della gara che in seguito venne denominata “Coppa Franco Mazzotti”. Dopo questo preve escursus sulla vita del conte protagonista assoluto della 1000Miglia diverrà più facile comprendere la gara oggi di regolarità “Coppa Franco Mazzotti”, una gara automobilistica di grande spessore che nascerà nella notte dei tempi in onore di un “gigante dello sport automobilistico” bresciano, a cui ancora oggi dobbiamo il piacere di rappresentare la nostra città come la città della 1000Miglia
Ricordiamo ancora una volta che la “coppa Franco Mazzotti si terrà sul territorio bresciano a partire dal 30 settembre al 1 ottobre in cui la gara, oggi di regolarità, affronterà difficli passi, valli e percorsi non certo facili e disseminati di prove. La gara transiterà fra i luoghi pianeggianti e montani più affascinanti e belli della nostra provincia nella quale gli equipaggi incontreranno laghi magnifici, verdi montagne e vigneti a perdita d’occhio quando entreranno nel territorio della Franciacorta, la zona del tipico “bollicine”. Per poter conoscere i dettagli della gara potrete cliccare su questo link (clicca quì).