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AL TERMINE LA COPPA DELLE ALPI 2023

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I VINCITORI DELL’EDIZIONE 2023

L’ultimo giorno di gara, sabato, Bormio è stato il protagonista ospitandone l’arrivo e proprio nella cittadina valtellinese abbiamo appreso finalmente chi ha vinto la gara dell’edizione 2023. Dalle classifiche provvisorie sembrava che il podio fosse differente ma alla fine abbiamo appreso la classifica definitiva. Il podio è andato a tre top driver davvero epertissimi, tre “guru” della regolarità e tutti e tre italiani. Dalla lista provvisoria sembrava che il vincitore fosse al terzo posto mentre al contrario l’equipaggio Belotti – Plebani ha fatto “tabula rasa” avendo vinto anche il Trofeo Bergamo Brescia Capitali Italiane della Cultura 2023, quel mini tracciato metropolitano che ha preceduto la gara, pensato per rendere onore al fatto di essere Brescia e Bergamo città dell’anno in merito alla cultura. In seconda posizione l’equipaggio che sembrava (dalle classifiche provvisorie) essere vincitore della gara, Di Pietra Di Pietra, un altro equipaggio di Top Driver che ultimamente si è posizionato sempre molto bene a varie gare di regolarità del settore automobilistico storico a bordo  delle “temibili” Fiat 500 C del 1938, quelle vetture che ultimamente hanno dato filo da torcere a rinomatissimi Top Driver. In terza posizione sempre un equipaggio esperto nella regolarità Sisti – Gualandi su Lancia Aprilia del 1937. Ricordiamo che gli equipaggi

che si sono aggiudicati la classifica generale assoluta e del prologo, i vincitori della Classifica Generale Prove di Media (Ginesi e Rohr su Porsche 356 A 1600 Super del 1959) e i vincitori di categoria, si sono aggiudicati la garanzia di accettazione alla 1000 Miglia 2024 quindi potremo vedere questi equipaggi in gara alla “Corsa più bella del mondo” che si terrà il prossimo anno. Il tracciato montano della Coppa delle Alpi ha visto vincere gli equipaggi sporacitati impegnando a fondo anche i restanti concorrenti con ben 11 controlliorari, 7 controlli timbro e nientemeno che 90 prove cronometrate, 60 rilevamenti segretidi media su un tracciato di circa 1000 Km di montagna, fra Italia, Svizzera, Austria, Germania, strade talvolta strette, paesaggi innevati, discese e salite mettendo a dura prova le vetture ma anche la resistenza dei paertecipanti. Una vittoria davvero meritata per i tre equipaggi Top ma anche una vittoria tutta italiana. Un podio tricolore che ancora una volta ha premiato tre equipaggi di connazionali a bordo di tre vetture datate e comprese fra il 1927 ed il 1938. Un complimento particolare va al geniale creatore dei percorsi, Giuseppe Cherubini. Il percorso oltre alle varie difficoltà ha saputo regalare ai partecipanti panorami dalla bellezza mozzafiato, montagne meravigliose come le Dolomiti, patrimonio dell Unesco e le Alpi italiane, svizzere ed austriache. Laghi e laghetti montani dalla bellezza particolare come il lago di Resia con il  Campanile che spunta dall’acqua, il lago di Misurina in questo caso ghiacciato. Splendidi sono stati i ghiacciai toccati dal percorso che ha toccato anche i 2335 metri di altitudine. Interessante il mini tracciato metropolitano dedicato a Bergamo e Brescia, capitali della cultura italiana 2023 cui l’automobilismo è stato ancora una volta protagonista.

Il mini tracciato ha visto sfidarsi i partecipanti alla Coppa delle Alpi in un prologo cittadino che si è svolto con rilevazioni di regolarità anche in zona Castello di Brescia, anteponendosi alla gara nella mattina del primo marzo. Durante i giorni della Caoppa delle Alpi sono stati assegnati anche alcuni premi particolari come il Trofeo Vredestein ed i quattro trofei speciali che recano il nome della tappa come il Trofeo Saint Moritz, Innsbruk, Bressanone e Bormio. Possiamo affermare che la Coppa delle Alpi incarni davvero lo spirito della 1000Miglia, una gara che oggi, assieme ad una serie di competizioni di regolarità del settore storico, resta facente parte di una cultura, di una passione  automobilistica tutta bresciana. Ancora una volta l’Italia è protagonista tramite le numerose ed affascinanti gare automobilistiche presenti sul proprio territorio tramite i propri paesaggi, la proria meravigliosa natura, la propria cultura e la cucina tipica, tutte caratteristiche meravigliose degli abitanti dello “stivale”, caratteristiche ereditate dai millenni di storia passati.





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