LEGEND CAR: LE PICCOLE MONOPOSTO DA CIRCUITO

COSA SONO E COME SONO REALIZZATE LE LEGEND CAR

0
195
Visualizzazioni: 0

Una particolare autovettura in ambito di gare automobilistiche è la Legend Car. Scommetto che avrete sentito parlare di queste piccole ma veloci vetture da gara su circuito e dalla forma particolare e se vogliamo anche un po’ bizzarra. La carrozzeria di queste automobili da corsa riprende un po’ le linee degli autoveicoli di un tempo le NASCAR americane tipiche degli anni 30 ma con ruote larghe e talvolta decori bizzarri. Vi ricordate il celebre film con James Dean “Gioventù bruciata” che narrava di spacconate dell’ epoca dei Teddy Boys che a bordo delle proprie autovetture si divertivano fra pericolose bravate automobilistiche? Gioventù bruciata il film reso ormai immortale narrava anche di autovetture simili a queste nelle linee estetiche. Le Legend Cars sono vetture da corsa americane e vengono realizzate ancora oggi dalla U.S. Legend Cars International, una fabbrica di autoveicoli specializzata in questo segmento con sede nella Carolina del Nord, poco distante dal noto ovale di Charlotte. Un capannone di circa 6000 MQ con 40 dipendenti sforna questo tipo di autovetture da circuito. La fabbrica non si occupa solamente di motori, di preparazione, ma un po’ di tutto quanto riguarda la costruzione della vettura a partire dal telaio, carrozzeria, e motore. Essendo la fabbrica una via di mezzo fra artigianale ed industriale che si occupa di mantenere ben saldo il timone dell’ azienda ma anche di verificare che le vetture siano prodotte in modo eccellente, è il co fondatore, co ideatore e proprietario il leggendario signor G.E. Chapman. Fu proprio Chapman ad ideare il famoso progetto Legend. Da questa breve storia tutta americana si comprendono le motivazioni del nome Legend o Leggenda per tradurre il nome in italiano. Le Legend Cars come tutto ciò che è americano sono riuscite a crescere in notorietà tanto da conquistare altri popoli come ad esempio l’Italia tanto che in provincia di Pavia, a Castelletto di Branduzzo che ospita l’ Autodromo, si trova il solo ed unico importatore nazionale di questa tipologia di veicoli destinati alla corsa su circuito. Le autovetture più utilizzate sono in genere le Ford Model B coupè del 1934 o in alternativa le Ford Sedan del 1937 ma costruite in dimensioni più piccole circa la metà delle dimensioni d’origine dato che effettivamente erano vetture di dimensioni grandi. Le autovetture americane dei tempi passati sono sempre state di grandi dimensioni e munite di motori di cilindrata talvolta anche esagerata ma in America tutto è più grande, grandi sono i territori, le autovetture che devono affrontare chilometri su chilometri, gli hamburger, le autostrade a 5 corsie per parte ma anche il sogno americano, insomma tutto è grande almeno il doppio che in Europa. Così è anche per le autovetture. Nel caso delle Legend Cars invece si sarebbe pensato di mantenere le linee rimpicciolendo i volumi delle carrozzerie convertendo le vetture in monoposto e garantendo una notevole sicurezza al pilota. Si pensi che queste piccole autovetture dalla forma bizzarra posseggono prestazioni di tutto rispetto, addirittura adrenaliniche. In effetti le piccole autovetture da corsa riescono ad ottenere una ripresa da 0 a 100 i soli 4,7 secondi. treniamo presente che il motore non possiede una grande cilindrata quindi le prestazioni sono di tutto rispetto raggiungendo nientemeno che i 200 km orari.

DETTAGLI TECNICI:

TELAIO: Per quanto riguarda il telaio è realizzato da tubi di acciaio legato al Nichel Cromo Molibdeno, leghe speciali che ne garantiscono alta resistenza e grande leggerezza. MOTORE: Il motore è un 3 cilindri 847 giapponese, Yamaha MT09 di cilindrata. Una cilindrata piuttosto piccola a voler vedere. Il raffreddamento è a liquido. L’alesaggio 78 mm X corsa 59,1 mm. Il motore viene preparato in USA come pure gli alberi a cammes, lo scarico e la centralina.

CAMBIO: Il cambio è di tipo sequenziale sempre prodotto dalla Yamaha ed ha 6 rapporti.

FRIZIONE: Anti slittamento

SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO: In questo caso è da considerare che un motore così “tirato” e di piccola cilindrata deve far fronte a carichi doppi rispetto alla moto che offre il motore alla vettura. Da tenere presente che il peso della Legend è di 470 kg (contro i 180 kg della Yamaha MT09) ed il grip delle ruote è maggiore che per la moto . Ci troviamo quindi di fronte ad un motore che per forza di cose deve forzare più di quanto sia previsto e quindi deve per forza di cose essere elaborato per poter resistere agli sforzi della gara senza rompersi.

TRAZIONE: La trazione delle Legend è rigorosamente posteriore. Questo tipo di trazione consente una maggior performance in curva. Non è raro vedere i piloti sul circuito prendere le curve in accelerazione, facendo fumare gli pneumatici, inserendosi fuori dalla cura dopo una spettacolare “derapata”.

COPPIA: La coppia viene trasmessa alle ruote da un albero di trasmissione realizzato a doppio cardano.

DIFFERENZIALE: Il differenziale è saldato e quindi bloccato totalmente. In questo modo sarà possibile poter prendere le curve più agevolmente in accelerazione.

SOSPENSIONI: Le sospensioni sulle ruote non di trazione quindi anteriori sono a triangoli sovrapposti, con molle e ammortizzatori coassiali regolabili in altezza e precarico.

CARROZZERIA: Le Legend cars hanno carrozzeria in fibra di vetro quindi una carrozzeria alleggerita.

SICUREZZA: La vettura è munita di gabbia protettiva di sicurezza rigidissima e studiata per l’assorbimento dell’energia negativa in caso di incidente. Sempre per motivi di sicurezza il serbatoio è di massimo 10 litri e protetto a sua volta da una gabbia anti sfondamento.

FRENI: I freni anteriori sono a disco mentre i posteriori a tamburo integrati nel ponte. Tuttavia i produttori dei veicoli starebbero pensando in futuro di munire di freni a disco tutte le ruote, mandando in pensione i freni a tamburo certamente meno affidabili.

DOTAZIONI: Estintore, indicatore analogico della temperatura, Dashlogger per la telemetria.

INTERNI: I sedili in dotazione sono omologati FIA

ASSETTO: E’ possibile la regolazione dell’assetto in tre posizioni. L’assetto è molto sensibile, un giro o mezzo grado di convergenza sono in grado di poter guadagnare o far perdere fino un secondo a giro di pista non essendo montate gomme da gara.

PNEUMATICI: Gli pneumatici sono del tipo che più si consuma più il grip aumenta quindi i primi giri potranno essere meno stabili a livello di tenuta di strada su circuito. Essendo gomme stradali intagliate diminuendo l’ assetto la performance migliora.

Uno dei momenti in cui i piloti possono dimostrare una grande abilità è il bagnato. Sull’asfalto bagnato la vetture diviene ribelle e difficile da mantenere in strada. Questa tipo di preparazione è stata studiata appositamente per offrire alle Legend Cars una potenza di tutto rispetto di ben 138 cv. Per correre con le Legend Cars necessario gareggiare su un circuito automobilistico. Il noleggio con possibilità di 10 giri di pista va dai 100 ai 150 Euro. I costi di partecipazione con autovettura a noleggio variano intorno ai 12.000 Euro ai 4000 con vettura di proprietà. Una gara di circuito veloce prevede un corto di circa 1500 Euro. L’autodromo di Castelletto per una gara chiede intorno agli 800 Euro. Una Legend car nuova, al netto iva ha un valore di circa 18.000 Euro all’acquisto. Le gare automobilistiche con le piccole Legend cars stanno affascinando sempre più appassionati di corse automobilistiche sia in Italia che nel resto del mondo occidentale. Per quanto riguarda i costi pur essendo importanti non raggiungono mai quelli dei segmenti più conosciuti come il segmento della Formula, tralasciando logicamente la Formula uno che notoriamente ha costi da capogiro, letteralmente proibitivi per un privato o per un pilota che non abbia degli sponsor di altissimo livello

Visualizzazioni: 0

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here